Sabato abbiamo vissuto quest'esperienza del trekking fotonaturalistico dalla frazione di Lillaz (Cogne) al casotto del guardaparco all'Arolla.
La partenza del sentiero numero 15 si trova nella immediate vicinanze del camping.
Come ci ha spiegato la nostra guida in Valle d'Aosta i sentieri sono segnati in giallo, mentre i caratteristici segni rosso/bianchi indicano il confine tra proprietà privata e proprietà pubblica e seguono quindi le mappe catastali. Inoltre i numeri dei sentieri ripartono da 1 in ogni singola vallata, quindi in caso di problemi per essere rintracciati oltre al numero del sentiero è necessario indicare anche la valle in cui ci si trova e possibilmente anche l'altitudine (segnalando quanto si è più o meno distanti dalla linea del bosco).
Il tratto iniziale, dopo un primo tratto in salita su strada sterrata, giunge ad un ponticello che dovrebbe segnare, in inverno, l'inizio dell'anello di fondo.
Dopo pochi passi il sentiero inizia a salire sulla destra, lasciando a sinistra sul lungofiume la pista di fondo.
Da qui il sentiero sale più o meno dolcemente seguendo il vallone della Valeille offrendo bellissimi scorci sulle montagne circostanti.
Dopo circa un'ora e mezza di cammino il sentiero si divide ed inizia a scendere verso il fiume che abbiamo riattraversato su di un ponte di legno. Questo punto segna la fine del sentiero "pianeggiante", da qui il tracciato inizia ad inerpicarsi ripido fino a quota 2258 m affrontando in pochi chilometri 300 m di dislivello.
La salita, almeno per noi che non sia allenati, è stata veramente dura, anche perché sino all'ultimo non si vede l'arrivo.
Il casotto dell'Arolla viene abitato per alcuni periodi dal guardaparco, che da qui parte per perlustrare le montagne vicine abitate da stambecchi, daini, aquile, ... Purtroppo, a causa del caldo, noi non abbiamo potuto vedere nessun animale.
La guida ci ha spiegato che gli ungulati sono privi di ghiandole sudoripare e per questo si spostano sui versanti delle montagne per far aumentare/diminuire la temperatura corporea.
Sulle montagne, sotto il livello dei pascoli alpini, si possono invece scorgere i nidi delle aquile. Il posizionamento dei nidi è dovuta al fatto che le aquile, in questo modo, possono trasportare le prede "in discesa".
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