Entrando nel mondo dell'autismo ben presto ci si imbatterà in un acronimo molto spesso avvolto dalla nebbia: l'ABA, da alcuni ritenuta l'unica via di "abilitazione" per l'autismo.
Per avere un'idea di cosa sia ecco un piccolo video di una seduta ABA in cui si sta lavorando sulle azioni della giornata (mangiare, bere, vestirsi) usando una token economy (le perline rosse) ed un rinforzo edibile (M&M).
L'ABA è una scienza per il cambiamento di comportamenti socialmente significativi attraverso la manipolazione di eventi ambientali.
La significatività sociale di un comportamento è data dal grado di adattività (adeguatezza, beneficio) al sistema di valori della società di appartenenza. Nella scelta dei comportamenti disadattivi su cui lavorare bisognerebbe proprio partire da questo concetto, classificandoli secondo il grado di danno prodotto all'ambiente.
L'ABA si basa su tre principi del comportamento:
- rinforzo,
- estinzione,
- punizione.
Il comportamento è inteso in questo approccio come un'interazione organica, ossia l'interazione di muscoli e ghiandole di un organismo con l'ambiente, osservabile e misurabile. Questa definizione non comprende le emozioni perché non sono definite universalmente.
L'ambiente è l'intera costellazione di stimoli (macro e micro) che possono influenzare il comportamento.
In un ambiente degli stimoli potrebbero essere:
- le sedie (numero, disposizione, ...);
- l'illuminazione (grado, tipologia, ...);
- le finestre (sistema di apertura, tapparelle, ...);
- le altre persone;
- il rumore;
- il calore;
- gli strumenti utilizzati nella didattica;
- gli odori;
- ...
Importante è trovare una correlazione funzionale tra la variabile indipendente (stimolo) e quella dipendente (comportamento).
La correlazione funzionale ha come esito:
- l'esistenza / inesistenza di una correlazione;
- esiti direttamente / inversamente proporzionali.
Lo stimolo (o evento) è un cambiamento osservabile nell'ambiente.