giovedì 14 aprile 2011

Villa Necchi Campiglio

Un gioiello dell'architettura moderna nel cuore di Milano donato da Gigina Necchi Campiglio e Nedda Necchi nel 2001

Villa Necchi Campiglio - Milano

In Via Mozart 14, a Milano, sorge, immersa in un verde giardino Villa Necchi Campiglio. Realizzata tra il 1932 e il 1935 dall'architetto milanese Piero Portaluppi, la Villa, che si sviluppa su quattro piani, è una sontuosa dimora che, con gli ampi volumi interni, la preziosità dei materiali, le sontuose sale di rappresentanza racconta oggi, grazie anche agli ambienti perfettamente conservati, la storia, i riti, le mondanità, insieme alle quotidiane vicende dell'alta società milanese della prima metà del Novecento.

Foto storica - Villa Necchi Campiglio

Edificio chiave dell'opera del Portalippi, la dimora di Via Mozart sancisce l'ingresso della modernità nella tradizionale architettura della villa urbana, esprimendo le novità del Novecento e, nello stesso tempo l'estrosa fantasia creativa del progettista, che appare sempre estremamente libera e originale. La Villa è ricca di segreti ed invenzioni modernissime per il tempo: porte a scomparsa, porte a scrigno in metallo, uno dei primi ascensori privati, porta vivande elettrico, bagni con doccia a tre getti, ...

Biblioteca Necchi Campiglio

L'intervento successivo, realizzato dall'architetto Tomaso Buzzi nel secondo dopoguerra, contribuisce a una resa ancora più ricca e accogliente degli interni.

Sala da pranzo Necchi Campiglio
Sala da pranzo, rimaneggiata da Buzzi

Circondata da in ampio giardino e corredata da tennis e piscina, Villa Necchi Campiglio è un gioiello inalterato nel tempo, a sua volta arricchito da altre due gemme preziose: la straordinaria collezione di opere d'arte del primo novecento di Claudia Gian Ferrari, con lavori, fra gli altri, di Sironi, Martini e de Chirico; e la raffinatissima collezione di Alighiero ed Emilietta De' Micheli di arti decorative e dipinti del XVIII secolo in cui spiccano opere di Canaletto, Rosalba Carriera e Michele Marieschi.
La collezione Gian Ferrari appare come parte integrante della casa sostituendo, in molti casi, i dipinti che la famiglia Necchi Campiello hanno messo all'asta in favore della fondazione del Dott. Veronesi. La collezione De' Micheli, invece, occupa una stanza degli ospiti del primo piano.

Hall - L'Amante morta, Arturo Martini,1921

La Villa, poco conosciuta dagli italiani, è meta di turisti stranieri che cercano, tra le sue mura, il set del film di Luca Guadagnini "Io sono l'amore" presentato alla 66° Mostra del Cinema di Venezia.


La Villa, aperta grazia al restauro operato dal FAI, e visitabile dal Mercoledì alla Domenica con un prezzo d'ingresso di 8 euro, comprensivo di visita guidata.
Per arrivare è possibile prendere la Linea 1 della Metropolitana e scendere a Palestro o scegliere di scendere a San Babila. Se si è sulla linea 3 la fermata più vicina è Montenapoleone.

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