venerdì 17 febbraio 2012

Danza e forma dell'esperienza

La parola "danza" per molti secoli ha spaventato la Chiesa in quanto manifestazione dei culti antichi che avrebbero dovuto essere ri-compresi nell'ottica della nuova fede.
Nella Bibbia questa forma di arte è vista in modo dualistico: da una parte la danza è una forma di culto in cui il corpo è visto come il luogo di salvezza; dall'altra il corpo e quindi la danza è visto come un mezzo che porta alla perdizione. Esemplificatrice di questa seconda visione è Salomè, figlia di Erodiade e di Erode Filippo, conosciuta ia più per la sua sensuale danza che precedette la decapitazione di Giovanni il Battista.

La danza di Salomè, Benozzo Gozzoli

In epoca rinascimentale e poi marxista, il corpo viene svalutato così come la sua manifestazione: l'arte. In controtendenza si pose, in questi periodi, il Cristianesimo che invece iniziarono ad esaltare il corpo e le forme artistiche.

Ma in sostanza cos'è la danza?
La danza è un insieme di più parti che possono essere identificate con termini non sempre di facilissima comprensione:
  • la danza è movimento e, come tale, è vita;
  • la danza è scarto di senso; è cioè trasgressione in quanto i suoi movimenti non portano ad un'utilità immediata e non minimizzano lo sforzo;
  • la danza è esperienza e, come tale, racchiude in sé componenti diverse di altrettanta diversa natura (natura percettiva, emotiva, conoscitiva/riflessiva, relazionale).
In ultima istanza si può affermare che la danza è la messa in forma dell'esperienza attraverso il corpo nella totale gratuità.
Questa definizione della danza si è andata affievolendosi nella concezione Occidentale, sostituita da un'attenzione alla pura estetica, mentre è ancora viva nelle tradizioni Orientali.

In questo discorso si inserisce il filone della "danza di comunità" che ha come focus il processo creativo che porta a condividere vissuti, anche dolorosi.
Anna Halplin è una grande esponente di questa disciplina che ha sperimentato su gruppi-comunità molti differenti: dagli anziani ai sieropositivi ad esempio.


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