Oggi, durante il nono incontro del laboratorio di"educazione alla teatralità" nella scuola dell'infanzia G. Botto, abbiamo continuato a parlare di rabbia.
Per prima cosa abbiamo finito la nostra "casa dei mostri della rabbia" incollando tutti gli abitanti sulle pareti e sul tetto della casetta.
Ogni bambino si è divertito a cercare il proprio mostro e quello dei compagni.
Abbiamo poi messo un po' in movimento il corpo modificando un po' un gioco-attività già fatto in precedenza. Sulla musica i bambini dovevano muoversi, mentre allo stop della musica dovevano realizzare delle "statuine" sul sentimento chiamato da me (statuina della paura, della gioia e della rabbia).
Al termine di ogni "emozione" propongo un piccolo recupero grafico in cui, ad esempio oggi, ho chiesto di disegnare una cosa che li fa veramente arrabbiare.
A differenza della "discussione" in cui le cose che "fanno arrabbiare" erano pressoché identiche per tutti, con il recupero grafico si sono aperte nuove possibilità frutto di una riflessione più attenta dei bambini sul proprio vissuto personale.
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