domenica 14 aprile 2013

LEGGERE E' (DA) GRANDE: Bella becca

Ieri ho partecipato ad un'altro appuntamento organizzato dalla Biblioteca Astense nell'ambito di "Nati per leggere" in cui Susanna Del Carlo presentava il suo nuovo libro frutto di anni di ricerca sul campo.


In ambito Statunitense la lettura ad alta voce è stata osservata con un occhio particolare all'emergent literacy, termine difficilmente traducibile in italiano se non con alfabetizzazione, intesa non come letto-scrittura ma come input cognitivi che favoriscono la costruzione di schemi mentali.
In particolare la lettura ad alta voce stimola alcune abilità:
  • il vocabolario ed il linguaggio decontestualizzato;
  • le convenzioni della stampa;
  • la conoscenza delle lettere;
  • la consapevolezza linguistica;
  • la corrispondenza fonema - grafema;
  • l'emergent reading (il "fare finta di" leggere);
  • l'emergent writing (il "fare finta di" scrivere).
Guardando ai lettori si possono evidenziare diversi stili di lettura che sono molto influenzati dall'ambito: quello famigliare o quello scolastico.
Lo stile dialogico è tipico della lettura ad alta voce in famiglia. Le caratteristiche di questo stile sono:
  • un'interazione costante che può riguardare discorsi immediati, cioè centrati su quello che si sta vedendo o leggendo; o discorsi non immediati, vale a dire con riferimenti al vissuto;
  • la rilettura;
  • un focus sulla comprensione del testo che può essere di livello basso (domande sul cosa sono le cose) o di livello alto (cioè domande che stimolano il "perchè" o le previsioni).
La lettura a scuola, invece, risente molto delle variabili di contesto che influenzano l'evento-lettura come ad esempio la dimensione del gruppo, l'età mista dei bambini, gli stili di lettura degli insegnanti, ...
In particolare gli stili di lettura possono essere classificati in tre gruppi:
  1. stile analitico, caratterizzato da domande aperte;
  2. stile didattico, caratterizzato da domande chiuse che stimolano il completamento o la ripetizione del testo;
  3. stile narrativo, cioè lo stile che prevede tre fasi: prima del leggere una piccola introduzione, poi la lettura senza possibilità di interruzioni ed infine, dopo la lettura, domande per la comprensione e ricostruzione della storia.
La ricerca ha evidenziato delle buone pratiche che dovrebbero essere usate a scuola:
  • ascolto delle risposte dei bambini;
  • proporre domande aperte;
  • prevedere un'introduzione alla storia;
  • proporre attività di riepilogo;
  • proporre attività sul vocabolario.
Parlando di lettura ad alta voce è utile analizzare anche i libri. In particolare i libri per bambini da 0 a 6 anni possono essere classificati in base alle seguenti caratteristiche:
  • forma
  • genere
    • narrativo
    • descrittivo o information storybook

  • strutturali
    • narrative forti
    • narrative deboli
    • testi "scriptici"
  • linguistiche
    • molto prevedibili
    • prevedibili
    • non prevedibili
Le caratteristiche del libro possono influenzare lo stile di lettura:
  • testo descrittivo
    • interazione
    • livello alto di comprensione
    • partecipazione dei bambini
  • narrativa con linguaggio prevedibile
    • sono possibili semplici previsioni
    • è favorita la lettura corale
    • alto coinvolgimento
  • narrativa forte
    • sono possibili molte connessioni alle esperienze del vissuto
    • sono favorite le analisi degli stati emotivi dei personaggi
    • livello alto di comprensione
  • narrativa debole
    • gli interventi sono focalizzati sulle immagini
    • sono favoriti i dialoghi sulle esperienze personali
In quest'analisi sono stati volutamente tralasciati i testi di poesie a filastrocche perché questi libri sono molto utili dal punto di vista linguistico, ma non c'è stimolo all'interazione che è essenziale per lo sviluppo dell'emergent literacy.

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