mercoledì 21 marzo 2012

Benvenuta Primavera

L'Oca Caterina, amica di Giulio Coniglio


Anche se i calcoli dicono che la Primavera sia iniziata ieri, per i calendari ufficiali comincia proprio oggi sotto un bel sole caldo (qui ci sono 14°C).

Per salutare la nuova stagione ecco una poesia di Gianni Rodari tratta da "Prime fiabe e filastrocche" ed intitolata "Filastrocca marzolina":

Filastrocca di primavera,
come tarda a venire la sera.

L'hanno vista ferma in un prato
dove il verde è rispuntato,
un profumo di viole in fiore
l'ha trattenuta un paio d'ore,
ha perso tempo lungo la via
presso un cespuglio di gaggia,
due bimbi con un tamburo di latta
hanno incantato la sera distratta.

Adesso è tardi, lo so bene:
ma però la sera non viene


E qualche bel quadro, perché questa stagione con i suoi colori ha ispirato moltissimi artisti.

Primavera di Botticelli

Primavera di Monet

Primavera di Marino di Fazio

Primavera di Fiume Salvatore (scultura in bronzo)

Per presentare la venuta della Primavera e dell'Estate ai bambini in modo diverso propongo di usare i miti greci ed in particolare il "Mito di Persefone" che vi riporto qui sotto.

Demetra, la dea del grano , protettrice dei raccolti, viveva in Sicilia, insieme alla bellissima figlia Persefone. In quei luoghi la fanciulla viveva serena: correva nei verdi campi, amava tuffarsi in mare e raccogliere i fiori per farne belle ghirlande.

Un brutto giorno però un dio si innamorò di Persefone. Non era un dio come gli altri : era Ade, il dio del regno dei morti. Ade era un giovane tenebroso e, per la sua bruttezza, nessuna donna ,né ninfa né dea lo aveva mai voluto in sposo.

Ade non faceva altro che pensare alla sorridente fanciulla e così, dopo aver preso il suo cocchio trainato da quattro cavalli neri, emerse dagli Inferi e , senza curarsi dello spavento e delle grida di Persefone, la rapì per condurla con sé. Persefone, addolorata per aver lasciato la Terra e la madre, decise di non toccare più cibo.

La madre Demetra per giorni e giorni si mise disperatamente sulle tracce della figlia che sembrava sparita nel nulla, fino a quando Elio, il dio del Sole, che vede tutto, decise di dirle la verità : “ Tua figlia è divenuta la sposa di un dio importante, il suo regno è immenso, tutti temono e rispettano Ade …non devi disperarti per lei!”.

Ma Demetra non riusciva ad accettare il fatto di non potere rivedere più la figlia e, soprattutto, di saperla in un luogo tanto triste, sempre avvolto dalle tenebre.

Il suo dolore le fece dimenticare i suoi doveri di dea, anzi la sua rabbia provocò siccità, pestilenze, distrusse i raccolti …in breve tempo la Terra non sembrava più la stessa : era diventata una distesa arida e inospitale.

Zeus, il padre degli dei, pensò che fosse necessario mettere fine ad un tale disastro e andò a parlare con Ade. Gli accordi furono questi : se Persefone (fino a quel momento) aveva mangiato qualcosa nel Regno dei morti non sarebbe più potuta tornare sulla Terra , se invece non aveva toccato cibo sarebbe stata riconsegnata alla madre.

La madre accettò il patto e si recò all’ingresso dell’Oltretomba, dove Ade e Persefone l’aspettavano.

Appena la vide Demetra abbracciò la figlia e le chiese se aveva mangiato qualcosa. Persefone, mentendo, disse di non aver toccato cibo, ma uno dei giardinieri di Ade gli si avvicinò dicendo:

“ La tua sposa sta mentendo: io stesso l’ho vista mangiare alcuni chicchi di una melagrana”. La fanciulla, in lacrime, ammise di averne mangiati quattro o forse sette chicchi, attratta dal bellissimo colore del frutto.

Zeus prese una decisione , accettata alla fine sia da Demetra che da Ade: Persefone avrebbe vissuto con il marito per alcuni mesi dell’anno nell’Oltretomba, durante gli altri mesi avrebbe soggiornato con la madre sulla Terra!

Proprio per questo, secondo i Greci, esistono la bella stagione e quella cattiva :

in Primavera e in Estate Demetra riempie di doni gli uomini perché è felice di trascorrere il suo tempo con l’amata figlia…in Autunno e in Inverno, invece, Demetra è triste perché Persefone deve tornare da Ade, come stabilito da Zeus, e le sue lacrime e i suoi sospiri invadono la terra, portando vento e gelo.

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