Tra poco per molte famiglie nascerà l'esigenze di scegliere un centro estivo per i propri figli.
Questi momenti ricreativi estivi organizzati da associazioni, cooperative o organi religiosi rivestono un'importanza particolare per i bambini che si trovano in un ambiente non scolastico a relazionarsi con un gruppo dei pari che può essere totalmente sconosciuto e con adulti che magari non conosce in un ambiente nuovo.
Moltissime sono le proposte educative che si trovano in giro: più o meno religiose, più o meno sportive, ... con durate che vanno dal solo pomeriggio all'intera giornata o addirittura al residenziale (campeggi, soggiorni marittimi o montani, ...).
Per dare un'idea ai genitori che si troveranno a fare una scelta quest'estate ecco qualche delucidazione in merito.
Cosa si fa in un centro estivo?
Le attività dipendono molto dell'organizzazione interna, ma in generale un buon centro estivo dovrebbe prevedere:
- un momento di accoglienza e saluto che solitamente viene svolto in cerchio da tutti i partecipanti (bambini ed animatori). In questo momento ci si saluti, si discute e soprattutto viene presentato il programma della giornata. In questi momenti può essere anche presentata la cornice narrativa che sostiene il centro estivo fornendone il tema;
- laboratori di tipo espressivo o emozionali inerenti al tema proposto;
- giochi sportivi e tornei. Non veri e propri "sport" (come calcio, pallavolo, ...) ma giochi propedeutici che possono essere piacevolmente "giocati" da tutti, anche senza una preparazione specifica;
- grandi giochi che occupano tutto il pomeriggio o l'intera giornata (cacce al tesoro, giochi di orientamento, ...);
- la giornata o il pomeriggio in piscina;
- il gioco libero,
- la gita.
La giornata in piscina è la più delicata della settimana.
Gli animatori dovrebbero provvedere a far cambiare i bambini e ad incremarli prima di proporre un tuffo, tutti insieme, in piscina.
La giornata in piscina non dovrebbe essere "tutti a mollo tutto il giorno". Gli animatori dovrebbero prevedere giochi organizzati in piscina che non disturbino gli altri natanti e dovrebbero riuscire a scandire il ritmo di bagno e riposo sul prato o comunque fuori dall'acqua.
Cosa bisogna dare ai bambini?
Inizierei dicendo cosa non si dovrebbe mai dare: giochi elettronici e cellulari (salvo magari la gita ai più grandini) non dovrebbero entrare nei locali dei centri estivi.
Solitamente il centro estivo fornisce tutto quello che servirà ai bambini ma potrebbe essere utile fornire fazzolettini, cappellini per ripararsi dal sole e nel caso non venga fornita acqua e la merenda pomeridiana.
Le varie attività previste possono essere proposte a gruppi eterogenei per età sia per gruppi più omogenei distinguendo ad esempio i bambini tra: scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
I temi del "centro estivo" possono essere proposti dalla diocesi; nel caso di un'organizzazione parrocchiale; o scelti tra grandi classici della letteratura o tra temi di attualità; se organizzati da associazioni o cooperative.
Secondo le normative vigenti è bene verificare che vi siano per ogni gruppo di bambini (una quindicina) almeno un animatore maggiorenne e diplomato che ne abbia la responsabilità. Ragazzi giovani sono ammessi ma come aiuto animatori.
Tutto il personale, inoltre, dovrebbe aver frequentato un percorso formativo che nel caso delle parrocchie viene organizzato dalla diocesi e serve tra l'altro per spiegare il tema dell'anno.
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