Si è da poco conclusa la quarta ed ultima settimana di centro estivo.
Questa settimana non abbiamo lavorato su nessun quadro, ma abbiamo ripreso un po' tutti gli argomenti trattati approfondendoli in vista del progetto creativo finale che è andato in scena venerdì pomeriggio.
Per i molti genitori e nonni intervenuti abbiamo allestito un "Museo interattivo" in cui bambini ed opere d'arte interagivano tra loro per presentare agli ospiti il nostro percorso.
La mostra si è aperta con la stanza primitiva in cui si è illustrato il metodo di preparazione dei colori, i soggetti pitturati e la musica tribale.
Per il body painting dei giovani primitivi ci siamo ispirati ad un popolo Brasiliano celebrato in questo disco dei Sepoltura.
La seconda stanza è stata dedicata a Guernica: i genitori sono stati accolta dal rumore delle bombe a cui è seguita la presentazione del quadro, la visione di alcuni filmati su cui dei bambini recitavano e l'animazione con la tecnica delle ombre cinesi della famosissima canzone contro la guerra "Imagine" di Jonh Lennon.
Sempre in questa stanza è stato presentato l'"Urlo" di Munch: dei bambini hanno parlato della paura all'interno di cornici, urlato e invitato i propri genitori ad urlare per esprimere le proprie emozioni.
L'ultimo quadro presentato dal gruppo delle elementari/medie ai genitori è stato il "Quarto stato": abbiamo ricreato in quadro in una specie di diorama vivente. I tre bambini in primo piano (da noi due femmine ed un maschio) hanno spiegato il loro ruolo di rappresentanti, hanno letto i "diritti dei bambini" che avevano scritto e consegnato al Sindaco ed infine una ragazzina ha cantato "Non è l'inferno" di Emma Marrone.
Dopo una parte dedicata ai bambini del gruppo della scuola dell'infanzia il finale ha visto coinvolti tutti e due i gruppi che sulle note di "We are the world" si è disposto sulla scalinata principale per salutare i genitori.
Per questo progetto creativo, che sembra molto impegnativo, in realtà sono state necessarie solo "due prove" svolte entrambe venerdì mattina: questo è stato possibile perché i bambini, avendo già vissuto e sperimentato durante le settimane di centro estivo sapevano benissimo quale fosse il senso di ogni loro gesto o parola e proprio per questo hanno potuto dare il meglio.
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