Un quadro, questo, che ci ha permesso di parlare di guerra e conflitti: tra persone, stati, ... perché la guerra può assumere aspetti differenti.
La presentazione del quadro si è svolta nel seguente modo: abbiamo fatto entrare i bambini in aula e abbiamo fatto ascoltare un breve file audio che riproduceva il suono di un bombardamento senza dire di cosa si trattava. Mentre i bambini sono usciti a giocare abbiamo messo a soqquadro la stanza, abbiamo sparso pezzi del quadro e abbiamo posizionato in bella mostra una lettera. Quando i bambini sono rientrati hanno notato il cambiamento e hanno letto la lettera in cui un possibile sopravvissuto di Guernica raccontava cosa fosse successo. Abbiamo quindi ricomposto il quadro e lo abbiamo analizzato (abbiamo anche spiegato lo stile di Picasso). Ad ogni bambino è stato quindi chiesto di colorare un pezzo del quadro.
Abbiamo quindi iniziato a ragionare su cosa sia la guerra aiutandoci anche con alcuni video di cartoni animati e film muti.
In seguito abbiamo proposto le seguenti attività:
- completare la frase "per me la guerra è..." e rappresentare con parti del corpo la frase
- comporre una Guernica colorata
- seguire le tracce per il paese come fossimo dei soldati che inseguono i nemici (le tracce erano piccoli pezzi di nastro da pacchi nascosti lungo un percorso che ci ha condotti nel bosco, attraversando corsi d'acqua, ponti, prati,...)
- giocare a Risiko (noi l'abbiamo creato con la cartina dell'Italia, un modo per ripassare anche le regioni confinanti)
- riflettere insieme sulla frase "La guerra è solo un gioco?"
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