Per natale la "mia dolce metà" mi ha regalato un cofanetto un po' particolare: "Italia da amare", cioè iscrizione annuale di coppia al FAI.
Oggi, approfittando della "Giornata FAI di Primavera", abbiamo deciso di andare a visitare la Cittadella di Alessandria, che quest'anno è anche il "Luogo del cuore" che ha ricevuto il maggior numero di voti (53.953).
La Cittadella, costruita per volere di Vittorio Amedeo II di Savoia tra il 1726 e il 1728 su progetto di Ignazio Bertola, con i suoi 74 ettari di superficie, è uno dei più grandi esempi di fortificazione settecentesca in Europa. Durante il Risorgimento divenne il luogo simbolo dei moti rivoluzionari e qui sventolò per la prima volta il tricolore. Dal 2007, anno in cui i militari hanno abbandonato il complesso, per la fortezza è iniziato un lento degrado che ha raggiunto oggi livelli preoccupanti.
Quest'anno il FAI ha deciso di dare risalto soprattutto ad una parte ben precisa della Cittadella: il quartiere Forni, costruito durante il periodo di occupazione napoleonica tra il 1800 ed il 1814.
L'edificio, già operativo nel 1815, era progettato per contenere 6 forni, di cui ne rimangono solo tre, al pian terreno e dei grandi magazzini per le farine al primo e secondo piano per un totale di più di 4400 sacchi.
L'edificio possiede anche ampie cantine voltate su 12 pilastri a pianta quadrata e 2 pozzi per l'acqua.
Questo edificio ha subito durante la sua storia pesanti ristrutturazioni che l'hanno portato nell'ultimo periodo di utilizzo e cioè fino al 2007 ad essere adibito a Palazzina Comando all'interno del Magazzino Militare misto "tipo B" R.M.N.O.
Il FAI, insieme ai panificatori alessandrini, ha oggi messo in funzione uno dei tre forni rimanenti, offrendo a tutti i visitatori del buonissimo pane sfornato al momento.
Oltre ai forni abbiamo visitato, con due bravissimi ciceroni di seconda media, tutta la cittadella e, come soci FAI, anche i sotterranei in cui sono state girate anche delle scene della miniserie RAI "Violetta".
Sotto l'ospedale, poi, è possibile visitare il sacrario della 38° Brigata Ravenna, che combatté sul fronte russo durante la Seconda Guerra Mondiale; mentre nel Palazzo del Governatore è ospitata una mostra di divise militari ed armi.
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