Tema della mostra è l'Evangeliario, cioè il prezioso volume usato nella liturgia cattolica per proclamare il Vangelo.
Nella Chiesa di San Raffaele, destinata all'adorazione eucaristica permanente, alcune opere contemporanee mirano ad aiutare alla preghiera ed al raccoglimento.
Nella Galleria San Fedele (fino al 22 dicembre) sono invece esposti alcuni bozzetti preparatori che gli artisti hanno preparato.
Alcuni bozzetti
La vera e propria mostra, invece, occupa parte del primo piano di Palazzo Reale.
La mostra, unica nel suo genere, raccoglie nella prima sezione una serie di Evangeliari antichi, fra i quali quello di Teodelinda, Ariberto, Chiavenna, Vercelli, Busto Arsizio, Sarezzano, Bobbio, il Pietro Casola...
Uno dei pezzi più antichi è rappresentato dall'Evangelario di Teodelinda (fine VI secolo) in cui una croce leggermente più alta del fondo, decorata con gemme e paste vitree, spartisce la superficie in quattro campi rettangolari, ognuno dei quali è occupato da cammei in montature ovali. Tra i cammei e i bracci della croce sono inserite due strisce d'oro con l'iscrizione di dedica.
L'Evangelario, di cui si conservano solo i due piatti esposti, fu inviato da Papa Gregorio Magno alla regina Teodelinda per la nascita del figlio nell'anno 603.
Grande esempio di arte amanuense è invece l'Evangeliario di Pietro Casola, realizzato all'inizio del XVI secolo.
L'Evangeliario, dalle dimensioni interessanti (cm 42x35), risulta composto da 25 fogli il cui testo è disposto su 14 linee, con varianti dovute alla presenza delle miniature e di notazione musicale.
Le cornici con motivi floreali e lo stemma del canonico Casola accompagnano il testo evangelico, e all'inizio della pericope un piccolo quadro ne illustra il contenuto: ecco dunque narrati anche in forma di immagini gli eventi più importanti delle scritture.
Il centro della mostra è segnato da un'eccezionale reliquia: dalla città del Vaticano, infatti, è giunto l'Evangeliario di Paolo VI, quello appoggiato sul feretro degli ultimi tre pontefici e in particolare su quello del beato Giovanni Paolo II.
Nella terza ed ultima sezione, quella contemporanea, è possibile ammirare per la prima ed unica volta le coperte e le 73 tavole originali del nuovo Evangeliario Ambrosiano, donato dal Cardinale Dionigi Tettamanzi al Duomo e alle parrocchie e realtà significative della Diocesi a coronamento del suo ministero episcopale.
Per avere maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale.
Dimenticavo, tutte e tre le sedi espositive sono ad entrata gratuita.
In principio era il Verbo,e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio ...
RispondiElimina... e il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi...Con queste parole tratte dal Vangelo di S. Giovanni l'Evangelista possiamo comprendere meglio che anche l'immagine fa parte della presenza di Dio in mezzo a noi, ci fa capire meglio che attraverso l' arte delle immagini possiamo avvicinarci a Dio.