sabato 22 dicembre 2012

Comunicazione Alternativa Aumentativa (C.A.A.)

La comunicazione è uno scambio interattivo fra due o più partecipanti, dotato di intenzionalità reciproca e di un certo livello di consapevolezza, in grado di far condividere un determinato significato sulla base di sistemi simbolici e convenzionali di significazione e di segnalazione secondo la cultura di riferimento.
Questa definizione di comunicazione si basa su cinque assiomi:
  • non si può non comunicare;
  • ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto ed uno di relazione;
  • ogni azione comunicativa influenza ed è influenzata dal comportamento verbale e non verbale dell’interlocutore;
  • gli esseri umani comunicano sia con il modulo verbale (aspetto del contenuto) che con quello non verbale (aspetto della relazione);
  • tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari.
In situazioni in cui la capacità comunicativa è compromessa, la frustrazione del fallimento comunicativo porta i soggetti ad accettare quello che l’altro interlocutore capisce, modificando così il proprio messaggio iniziale. Questo fatto limita le capacità di pensare del soggetto più debole che molto spesso è inserito in contesti in cui l’obbiettivo del “capirsi” viene tralasciato o posto in secondo piano.

Con C.A.A. (Comunicazione Aumentativa e Alternativa) si indicano tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la comunicazione di tutte le persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi, soprattutto il linguaggio orale e la scrittura. Questo tipo di comunicazione si definisce “aumentativa” perché non sostituisce ma incrementa le possibilità comunicative naturali della persona ed “alternativa” perché utilizza modalità di comunicazione alternative e diverse da quelle tradizionali.

Esempio tratto dalla rete di testo scritto con simboli PECS

La C.A.A., nata in America nel 1983, tenta di compensare le disabilità attraverso l’uso di componenti comunicative speciali e standard sostenendo lo sviluppo della comunicazione orale offrendo modelli di comunicazione positiva sia in entrata che in uscita. I soggetti affetti da disabilità comunicative, temporanee o permanenti, devono essere incentivati e gratificati a comunicare e ad avere qualche cosa da dire su:
  • bisogni;
  •  idee;
  • sensazioni.
La C.A.A. utilizza comunemente il sistema di comunicazione visiva che si sviluppa sotto l'acronimo PECS (Picture Exchange Communication System). Tale sistema prevede che si cominci con l'insegnare ad utilizzare la rappresentazione pittorica di un oggetto o di un evento per far comprendere all'interlocutore ciò che si vuole comunicare. Il metodo prevede progressivamente di insegnare la discriminazione di simboli e successivamente la capacità di formare delle "frasi".


Per genitori ed educatori sono in commercio software che permettono di creare messaggi o tradurre libri utilizzando i PECS. Uno di questi è sicuramente Bookmaker, un programma di origine americana, che contiene più di 30000 simboli.
Utilizzando questi software si ha la possibilità di inserire nei riquadri l'immagine desiderata, modificando il testo che può essere inserito in alto sopra il simbolo. Per quanto riguarda i simboli, è preferibile partire da quelli non stilizzati (solitamente gli "uomini uovo") per passare poi a quelli più schematici. In tutti i passaggi, però, bisognerebbe usare immagini in bianco e nero, in quanto i colori distraggono molto.
L'unico problema nell'utilizzo di questi strumenti è la mancanza di vocaboli, soprattutto quando bisogna esprimere concetti astratti.

Per chi desidera approfondire l'argomento suggerisco il sito ComuniCAAbile.

giovedì 20 dicembre 2012

Post scuola: regalo di Natale



Ecco Giuseppe, Maria ed il Bambinello,
dentro la grotta col bue e l'asinello,
fuori al buio ci sono i pastori,
con gli angioletti che cantano in coro.

Andiamo anche noi,
andiamo da loro,
andiamo a portare il nostro tesoro:
una preghiera di pace e d'amore,
una preghiera che viene dal cuore.

martedì 18 dicembre 2012

Giveaway natalizio


Perchè non provate a partecipare a questo Giveaway natalizio?

Lo Schiaccianoci

Oggi Google ci ricorda che si celebra il 120° anniversario della prima del balletto "Lo Schiaccianoci", un classico del periodo natalizio.


"Lo Schiaccianoci" è un balletto con musiche di Cajkovskij, il quale seguì minuziosamente le indicazioni del coreografo Marius Petipa e, in seguito, quelle del suo successore Lev Ivanov.
Il balletto fu commissionato dal Capo dei Teatri Imperiali Russi e si ispira al racconto "Schiaccianoci e il re dei topi" di Hoffmann.


Cajkovskij compose le musiche del balletto tra il 1891 e il 1892.
La prima si svolse il 18 Dicembre 1892 presso il teatro di San Pietroburgo ma non accolse il favore del pubblico.
Dopo la prima esecuzione, coreografata da Ivanov, ne successero altre come quella di Balanchine del 1954 che decise di dividere il balletto in due parti: la realtà ed il sogno. Questa versione venne rappresentata dal New York City Ballet dando il via ad una tradizione che si è poi ripetuta fino ad oggi ogni Natale.


Il balletto è una delle più popolari composizioni della tradizione russa. Le musiche appartengono alla tradizione romantica, movimento artistico, musicale, culturale e letterario sviluppatosi in Germania al termine del XVII secolo e poi diffusosi in tutta Europa nel secolo seguente.
Il libretto è tratto da un racconto di Hoffman ma non nella sua forma originale. Il racconto ripreso dal libretto si basa, invece, su una versione meno cruenta di Alexandre Dumas.


La trama del balletto può essere letta qui.


lunedì 17 dicembre 2012

Post scuola: decorazioni di Natale 2

Per utilizzare ancora gli acquerelli che abbiamo preparato insieme, abbiamo realizzato delle decorazioni "riciclose", in particolare noi abbiamo riciclato la carta.

Per prima cosa abbiamo ridotto a piccoli pezzi della carta straccia e l'abbiamo immersa in contenitori d'acqua. Abbiamo rimestato ben bene, giocando anche un po' con l'acqua e la carta.
Quando la carta si è "ammollata" l'abbiamo divisa in sotto bacinelle ed abbiamo aggiunto un po' dei nostri acquerelli, creando così dei composti colorati.
Su dei modelli disegnati su carta abbiamo steso della carta da forno e successivamente abbiamo riempito i disegni con la carta macerata e colorata creando uno spesso strato. Quando la carta si asciugherà si formerà una quella decorazione a cui può essere applicato un cordino per poterla appendere sull'albero di Natale.


L'unica accortezza richiesta è quella di applicare diversi strati di carta, non lasciando spazi liberi, ed attendere la completa asciugatura prima di sollevare le decorazioni.


venerdì 14 dicembre 2012

Venerdì del libro:Imparare giocando

Anche oggi continuo presentandovi un libro di giochi educativi dal titolo: "Imparare giocando - Vademecum di giochi per la scuola primaria".


Il libro si pone l'obbiettivo di promuovere le attività motorie all'interno della scuola primaria offrendo spunti differenziati per ogni classe.
L'attività motoria, nelle idee degli autori, sarebbe in grado di sviluppare differenti aree della persona:
  • le capacità intellettive,
  • le funzionalità dell'organismo,
  • le capacità e le abilità motorie,
  • le capacità di relazione con gli altri e con l'ambiente.
Per ogni classe vengono proposte cinque attività con la spiegazione del gioco, il tempo necessario a svolgerlo, le indicazioni didattiche e gli spunti di osservazione per l'insegnante o l'educatore. Il libro termina con un'appendice in cui vengono sviluppati maggiormente alcuni giochi proposti.

Questo post partecipa al "Venerdì del libro" di Homemademamma.

giovedì 13 dicembre 2012

Post scuola: verifica di fine mese

Delle verifica del mese di settembre vi avevo parlato qui.

Per il mese di Novembre abbiamo realizzato sempre un cartellone da appendere nella nostra aula, ma ho deciso di far scrivere i pensieri di ognuno su un foglietto che è rimasto segreto fino alla fine del "periodo di verifica".

Per prima cosa i più grandi anno costruito una sorta di cassaforte: una scatola nera con sopra un taglio (simil salvadanaio) che hanno decorato con ritagli di giornale, soprattutto Topolino.
Lo stimolo proposto questo mese è stato: "Al post scuola vorrei: ..." che ho scritto su dei bigliettini che ho consegnato ai bambini. Ognuno ha quindi potuto scrivere cosa vorrebbe e ha imbucato il bigliettino nella cassaforte, in questo modo ho cercato di limitare al minimo le influenze degli altri compagni che erano emerse nella scorsa verifica.
Tutti i bigliettini prodotti sono stati poi ritagliati ed incollati su della carta colorata per ricavare una sorta di albero di Natale stilizzato, un rimando alle attività di questo mese di Dicembre.


Davanti al nostro alberello abbiamo poi festeggiato il secondo mese insieme con una bella merenda e tante risate.

mercoledì 12 dicembre 2012

Post scuola: decorazioni di natale 1

Anche al post scuola si inizia a respirare aria di Natale...


Come prima decorazione abbiamo usato come base un mandala natalizio con a tema una stella. Ogni bambino ha potuto scegliere liberamente come colorare il disegno senza che io abbia fornito nessun tipo di informazione sulla colorazione del mandala.
L'unica indicazione è stata quella di lasciare bianco qualche settore che è stato poi ritagliato e "riempito" con della carta di alluminio per uso alimentare.



Per rendere "più rigido" il tutto il disegno è stato attaccato su del cartoncino nero che nasconde anche i ritagli di carta di alluminio.

venerdì 7 dicembre 2012

Venerdì del libro: Gruppo gruppo delle mie brame

Oggi, per il "Venerdì del libro" di Homemademamma, vi presento un libro di giochi ed attività per educare alla cooperazione in gruppi di bambini della scuola dell'infanzia e primaria.


Il libro parte dall'idea che il gruppo non è solo un'insieme di individui ma un'entità con strutture e dinamiche proprie, a volte indipendenti dalla volontà dei singoli.
In particolare le autrici evidenziano tre caratteristiche del gruppo:
  • il gruppo è una totalità (ciò significa che ciascuno influenza gli altri e ne viene influenzato in una circolarità che fa cadere il concetto lineare di causa - effetto);
  • il gruppo è una pluralità in interazione (nel gruppo le persone comunicano in modo circolare per produrre significati comuni, influenzandosi a vicenda, a due livelli: il livello del contenuto, espresso attraverso il linguaggio verbale, e il livello analogico, espresso a livello non verbale);
  • il gruppo è un sistema aperto e dinamico (alcuni fattori di contesto possono influenzare anche le dinamiche relazionali e organizzative del gruppo).

Il testo si divide in parti, che identificano altrettanti momenti che un gruppo di trova ad affrontare:
  • giochi per imparare a conoscersi;
  • giochi di movimento per sentirsi uniti;
  • giochi per imparare a lavorare insieme;
  • giochi per valutare il lavoro fatto.

Post scuola: laboratorio artistico 2

Oggi abbiamo continuato la sperimentazione con i nostri acquerelli con il gruppo quasi al completo.

Con i bambini che ieri non c'erano ho ripreso alcune "regole" quando si usano gli acquerelli; nel nostro caso le regoline erano solo due: sciacquare il pennello prima di cambiare colore e non passare troppe pennellate sullo stesso punto evitando, così, di bucare il foglio.



L'attività che ho proposto oggi è stata quella di disegnare con un pastello a cera un soggetto a scelta e successivamente colorare il disegno con gli acquerelli non rimanendo necessariamente nel contorno (questo perché per ora spiamo sperimentando e molti non sanno ancora ben usare il pennello).
Il pastello a cera, a differenza della matita o del pennarello, non sbava durante la colorazione con l'acquerello restando sempre ben visibile e con un tratto definito, in questo modo il disegno originale non si perde durante la colorazione.


Durante l'attività alcuni bambini hanno notato che i vari colori mischiandosi ne creavano degli altri, un primo abbozzo della teoria dei colori che ho intenzione di trattare più avanti lasciando per ora libero sfogo alla fantasia e alla creatività.


lunedì 3 dicembre 2012

Post scuola: laboratorio artistico

Oggi è iniziato ufficialmente il nostro "laboratorio artistico" dove intendo far sperimentare ai bambini tecniche insolite e materiali differenti per cercare di dar fondo alla loro fantasia e creatività.

La preparazione del laboratorio è iniziata la scorsa settimana quando abbiamo "costruito" i nostri acquerelli partendo da dei pennarelli scarichi. Il procedimento che ho usato è stato molto semplice e adattissimo all'età di tutti i bambini: abbiamo selezionato i pennarelli dividendoli poi per colore e li abbiamo immersi in un bicchiere d'acqua con la punta verso il fondo. Quando è stato possibile abbiamo immerso anche il tampone che si trova all'interno per cercare di ottenere dei colori più carichi.
Dopo aver lasciato il tutto "in infusione" oggi abbiamo potuto provare su carta i colori ottenuti.

Il primo passo è stato sperimentare: ho fornito ad ogni bambino un foglio, un pennello e un bicchierino di acqua pulita per lavare il pennello prima di cambiare il colore.
Molti bambini non avevano mai usato acquerelli liquidi, quindi è stata una scoperta di un nuovo mezzo per dipingere diverso dalle solite tempere.


La seconda attività è stata quella di "soffiare le tempere" con una cannuccia per creare degli strani alberi un po' astratti.


La difficoltà maggiore è stata quella di imparare a direzionare il soffio e quindi il colore per non farlo uscire dal foglio e per dargli la forma desiderata.


I "disegni soffiati" sono stati terminati stendendo l'erba con il pennello sulla parte bassa del foglio picchiettando il colore invece di stenderlo.

Alberi di una bambina di 1° elementare

Alberi di un bambino dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia