martedì 11 settembre 2012

Estate 2012: Oneta e Camerata Cornello

Vicino a San Giovanni Bianco sorge l'abitato di Oneta, una piccola frazione che secondo la leggenda avrebbe dato i natali alla famosissima maschera della Commedia dell'Arte di Arlecchino.

Gruppo Arlecchino e gli Zanni

La contrada è famosa proprio per l'edifico signorile di epoca quattrocentesca , noto come Casa di Arlecchino.
Storicamente il palazzo apparteneva alla potente famiglia locale dei Grataroli che aveva avuto grande fortuna a Venezia. La leggenda vuole che forse proprio uno dei servi della famiglia, dotato di particolari doti artistiche, iniziò ad interpretare nei teatri la parte del servo balordo ed opportunista. Lo zanni bergamasco offriva al pubblico veneziano l'occasione di gustose risate ed esilaranti gag. L'evoluzione di questa primitiva maschera portò alla nascita del moderno Arlecchino che spopolò su tutti i maggiori teatri europei.
All'interno della casa si trova un pregevole ciclo di affreschi la cui particolarità è quella di non rappresentare scene religiose ma l'ascesa laica della famiglia Gratiroli al termine del '400.

A lato della chiesetta del Carmine si trova il sentiero che in 45 minuti porta, seguendo l'antica Via Mercatorum, a Camerata Cornello, patria della famiglia Tasso.


Il sentiero sembra stato sistemato da poco ed offre una pianeggiante passeggiata per molti tratti pianeggiante e all'ombra.
I più grandi dislivelli si trovano quando si è ormai giunti all'abitato di Camerata Cornello, comune di 630 abitanti che ha volutamente scelto di essere inaccessibile alle vetture.


Questo piccolo borgo è famoso in tutto il mondo per essere la patria del moderno servizio postale.
Secondo la tradizione fu Omodeo Tasso che con alcuni parenti, nel XIII secolo, istituì un gruppo di corrieri al soldo di Venezia. Questo nucleo si ingrandì fino a raggiungere i 32 elementi e prese il nome di Compagnia dei Corrieri.
La fama di quest'"impresa famigliare" crebbe fino ad ottenere, da parte dell'Imperatore Missimiliano I, l'incarico di distribuire la posta all'interno del Sacro Romano Impero.


Arrivando dal sentiero si è accolti dalle rovine del Palazzo Tasso, un tempo luogo strategico per gli avvistamenti data la sua posizione dominante sulla valle.
All'interno del borgo, disseminato in diverse sedi espositive, può essere vistato gratuitamente il Museo dei Tasso, interamente dedicato all'evoluzione del servizio postale.


Procedendo alla scoperta del borgo di certo ci si troverà a passare sotto questi portici, un tempo centro del mercato cittadino, che collegano le due porte di accesso al paese.
Altro punto di interesse è sicuramente la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Cornelio e Cipriano risalente al  XII secolo.

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