lunedì 25 marzo 2013

Post Scuola: Pasqua

Anche per Pasqua, al post-scuola, abbiamo realizzato un bigliettino per augurare alle famiglie "Buona Pasqua".


Per prima cosa abbiamo colorato la copertina: un bell'uovo circondato da fiori primaverili. Ogni bambino a scelto come colorarlo (sia nei colori che nella tecnica) e ha anche scelto il colore del bigliettino.

All'interno, abbiamo invece costruito, aiutandoci con un fermacampione, un ovetto che si schiude facendo uscire un piccolo pulcino.


La filastrocca scritta sopra l'uovo usando dei pennarelli a punta finissima recita:

Nell'uovo di Pasqua che mai ci sarà?
C'è forse nascosta la felicità?
Apritelo piano se no, la per là,
la dole sorpresa scappare potrà.


sabato 23 marzo 2013

XXI Giornata FAI di Primavera: la Cittadella di Alessandria

Per natale la "mia dolce metà" mi ha regalato un cofanetto un po' particolare: "Italia da amare", cioè iscrizione annuale di coppia al FAI.

Oggi, approfittando della "Giornata FAI di Primavera", abbiamo deciso di andare a visitare la Cittadella di Alessandria, che quest'anno è anche il "Luogo del cuore" che ha ricevuto il maggior numero di voti (53.953).


La Cittadella, costruita per volere di Vittorio Amedeo II di Savoia tra il 1726 e il 1728 su progetto di Ignazio Bertola, con i suoi 74 ettari di superficie, è uno dei più grandi esempi di fortificazione settecentesca in Europa. Durante il Risorgimento divenne il luogo simbolo dei moti rivoluzionari e qui sventolò per la prima volta il tricolore. Dal 2007, anno in cui i militari hanno abbandonato il complesso, per la fortezza è iniziato un lento degrado che ha raggiunto oggi livelli preoccupanti.



Quest'anno il FAI ha deciso di dare risalto soprattutto ad una parte ben precisa della Cittadella: il quartiere Forni, costruito durante il periodo di occupazione napoleonica tra il 1800 ed il 1814.
L'edificio, già operativo nel 1815, era progettato per contenere 6 forni, di cui ne rimangono solo tre, al pian terreno e dei grandi magazzini per le farine al primo e secondo piano per un totale di più di 4400 sacchi.
L'edificio possiede anche ampie cantine voltate su 12 pilastri a pianta quadrata e 2 pozzi per l'acqua.
Questo edificio ha subito durante la sua storia pesanti ristrutturazioni che l'hanno portato nell'ultimo periodo di utilizzo e cioè fino al 2007 ad essere adibito a Palazzina Comando all'interno del Magazzino Militare misto "tipo B" R.M.N.O.



Il FAI, insieme ai panificatori alessandrini, ha oggi messo in funzione uno dei tre forni rimanenti, offrendo a tutti i visitatori del buonissimo pane sfornato al momento.


Oltre ai forni abbiamo visitato, con due bravissimi ciceroni di seconda media, tutta la cittadella e, come soci FAI, anche i sotterranei in cui sono state girate anche delle scene della miniserie RAI "Violetta".


Sotto l'ospedale, poi, è possibile visitare il sacrario della 38° Brigata Ravenna, che combatté sul fronte russo durante la Seconda Guerra Mondiale; mentre nel Palazzo del Governatore è ospitata una mostra di divise militari ed armi.

venerdì 15 marzo 2013

Post scuola: festa del papà

Prima di Pasqua, anche al post scuola i bambini si sono impegnati a creare un regalino per il loro papà. Tutte le idee sono state prese dal bellissimo sito Midisegni e dal sito di MaestraMary che hanno una sezione proprio dedicata alla festa del papà.

La festa del papà in Italia viene festeggiata il 19 Marzo, mentre in altre parti del mondo viene festeggiata la terza domenica di Giugno. Le origini di questa festa risalgono ai primi decenni del XX secolo, come complementare alla festa della mamma.

Com'è tradizione anche noi abbiamo scelto di realizzare un regalino per i papà: un bellissimo disco orario da mettere nella macchina di papà.


Ogni bambino ha scelto come colorare la macchinina che poi abbiamo incollato sul cartoncino, così come il disco con i numeri, in modo che non si rovini. Per assembrarlo manca solo un piccolo ferma-campioni che permetterà all'orologio di girare.


Come bigliettino abbiamo invece compilato la "Pagella del papà" colorandola e dando poi i voti al proprio papà.

venerdì 8 marzo 2013

Venerdì del libro: "Sono io il più bello!"

Oggi, per l'appuntamento settimanale di homemademamma, vi propongo un libro che mi ha fatto scoprire una bambina al post-scuola.


Il lupo, tronfio di sé, si pavoneggia agli occhi di chi incontra - da Cappuccetto Rosso a Biancaneve - appare affascinante, elegante, splendente, seducente, insomma, la star del bosco! Tutti si "sottomettono" alla sua bellezza tranne che un draghetto che elegge il proprio papà come "il più bello", perché gli ha insegnato a sputare fuoco. E con una fiammata fulmina la vanità del lupo.

Un libro adatto dai 3 anni che si presta molto alla lettura ad alta voce. L'unico inconveniente, se vi troverete degli ascoltatori come i miei, è che non riuscirete più a smettere di leggerlo e rileggerlo.

giovedì 7 marzo 2013

Post Scuola: 8 Marzo

Oggi anche noi abbiamo realizzato un piccola pensierino per festeggiare l'8 Marzo, data in cui in Italia e nel mondo si festeggia la "Giornata internazionale della donna".


Per il nostro bigliettino abbiamo continuato ad usare, come per San Valentino, delle paillettes per creare i fiorellini della mimosa attaccati attorno al ramo disegnato con il pennarello.


L'origine del fiorellino giallo come simbolo della festa della donna non è ben chiara: alcuni sostengono che questa pianta crescesse nei pressi della fabbrica bruciata nel 1908 dove morirono 129 operaie a New York; altri ritengono invece che la mimosa fu scelta nel 1946 dall'Unione Donne Italiane perché era una delle poche piante fiorite all'inizio di marzo.


Con questo post partecipo ai "Teachable moments" di Tiziana del mese di Marzo.

martedì 5 marzo 2013

Post scuola: dipingiamo la neve

Nel giardino della nostra scuola c'è ancora un po' di neve e così ho proposto un'attività divertente con i rimasugli.
Per prima cosa abbiamo riempito con i cucchiaini da caffè dei vasettini di yogurt cercando la neve negli angoli più ombrosi del cortile.
Arrivati in classe abbiamo rovesciato la neve sui fogli e ognuno l'ha sparpagliata a piacere.


Poi con i nostri acquerelli auto-costruiti abbiamo colorato la neve usando solo i colori blu e rosso. I bambini hanno osservato che, quando la neve si scioglieva e i colori si mischiavano, si formavano macchie viola.



Mentre aspettavamo che si asciugasse tutta l'acqua abbiamo appoggiato i disegni su un sacco nero tenendoli d'occhio ogni tanto.
Una volta asciutti i disegni sono bellissimi visti in controluce: tante sfumature, nuovi colori, nuove trasparenze, effetti diversi, ...

domenica 3 marzo 2013

Attività all'aria aperta: Alba sotterranea

Dai tempi di Alba Pompeia (così si chiamò la città nei secoli dell'epoca romana), quello che oggi è il centro storico ha visto succedersi le generazioni di città una dopo l'altra, nel medesimo luogo. La città medievale crebbe sui resti di quella romana, quella moderna ne prese il posto senza cancellarla del tutto, e così via, fino alla città attuale, che senza saperlo è plasmata nella sua forma dai lineamenti urbani di Alba Pompeia. 
Degli ultimi duemila anni di storia cittadina, moltissimo è rimasto nel ventre del sottosuolo cittadino, pochissimi metri al di sotto delle vie e dei marciapiedi, frammenti di città scomparse e antenate dell'Alba di oggi che vanno a comporre il ricco patrimonio del Museo F. Eusebio, del Percorso Archeologico Monumentale cittadino e dei numerosi percorsi sotterranei. L'antico tempio, il teatro e il foro di epoca romana, il primo fonte battesimale e le torri medievali scomparse...
 

Oggi, in una bella giornata dal clima primaverile, abbiamo partecipato, io e "la mia metà" al tour guidato gestito da "Ambiente & Cultura" e coordinato dal Museo civico albese di F. Eusebio con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.


Il percorso, con inizio di fronte all'ufficio turistico, è stato guidato da un archeologo professionista che in questi anni si è occupato degli scavi edilizi, cioè quelli che vengono eseguiti durante i cantieri edili.
Con la nostra guida abbiamo visitato tre siti archeologici: il resto del foro romano e di due torri casa (1), i resti del teatro romano e di una torre casa (2) e i resti della cinta muraria romana e di due magazzini adiacenti.


Il primo resto romano / medievale si trova proprio sotto l'ufficio turistico, in piazza del Duomo.
Le parti medievali sono costituite dalle fondamenta di due case torri di cui si può ammirare una parte dell'elevato notando così che dal calpestabile romano e quello medievale non vi è più di una 50 cm di sedimento.
In mezzo a queste due torri sorgeva una torre più antica e totalmente in pietra che venne distrutta per far posto a queste due costruzioni successive.
Di fronte all'ufficio turistico, inoltre, si può notare il perimetro dell'antica Torre Negri, una torre isolata che doveva svettare isolata proprio davanti al Duomo e che venne abbattuta nell'800 durante il rifacimento della facciata della chiesa. In questa torre si dice avesse la sua bottega di ciabattino il papà di Michele Coppino, ministro dell'istruzione del primo governo Depretis.


La seconda tappa ci ha portato sotto la chiesa di San Giuseppe nel rione un tempo chiamato Borgo San Lorenzo.
In epoca romana questo sito era occupato dal teatro romano: un anfiteatro in muratura, evoluzione dell'architettura greca che invece prevedeva la costruzione degli spazi scenici su pendii appropriati. In particolare dai sotterranei della chiesa è possibile vedere parte del palco, mentre nelle cantine di edifici privati sono stati trovati resti degli spalti.
Nel corso dell'età medievale il sito è stato caratterizzato dalla presenza di edifici privati, costruiti in muratura soprattutto a partire dal XII secolo, periodo a cui risale anche una torre di pietra, successivamente demolita.
Lo studio dei sedimenti tra i resti romani e quelli dell'alto medioevo ha permesso di scoprire, proprio in questo edificio, resti di vitigni e il più antico reperto archeologico italiano che testimonia l'esistenza del fagiolino. Questo, oltre ad un primato, permette di evidenziare come nell'alto medioevo ampie parti della città vennero dedicate alla coltivazione (oltre che alla sepoltura) pratica impensabile, in epoca romana, all'interno delle mura.


L'ultima tappa ci ha portato a visitare una sezione delle mura in cui sono ben visibili i diversi mattoni che componevano i sette metri della cinta: quelli di forma molto allungata di epoca romana, le pietre che componevano il muro medievale ed i mattoni piccoli e regolali che ricoprivano quest'ultima parte.
In questa parte delle mura che danno verso il Tanaro sono visitabili anche due caserme-magazzino: due lunghi tunnel che vennero usati in epoca romana come magazzini e successivamente come deposito o rifugio antiaereo. 
Gli scavi di Federico Eusebio portarono alla luce proprio in questi due siti resti di anfore romane e anche palle di cannone risalenti al conflitto Franco-Spagnolo.


L'ultima parte della visita guidata ci ha portati a visitare "I tesori del Tanaro", una mostra temporanea che espone due importantissimi ritrovamenti paleontologici: il mastodonte di Verduno e la balenottera di Piana Biglini.


La visita è poi continuata liberamente per le altre sale del museo che ospitano al pian terreno una spada dell'età del bronzo ed il cippo marmoreo di Caio Cornelio Germano.
Al primo piano sono conservati i resti romanici e la collezione naturalistica in un bellissimo allestimento.


Per informazioni sulle prossime date del tour si può guardare qui.

sabato 2 marzo 2013

LEGGERE E' (DA) GRANDE: Libro fammi grande!

Nati per Leggere

Oggi ho partecipato al secondo dei cinque appuntamenti organizzati dalla Fondazione Biblioteca Astesana nell'ambito della formazione per adulti di Nati per Leggere.

In questo appuntamento, dal titolo "Libro fammi grande!" Rita Valentino Merletti e Luigi Paladin hanno presentato il lavoro contenuto nel loro volume omonimo. 


Parlando di libri per bambini e ragazzi è bene chiarire cosa sia la narrazione. Per i relatori, ed in particolare per Rita Valentino Merletti, narrare vuol dire voler bene a qualcuno, in caso contrario la comunicazione è pura informazione. Leggere ai bambini vuol dire proprio questo: creare un momento importantissimo in cui un adulto racconta una storia in modo partecipato ed intimo.
Il libro e la letteratura sono, nel campo artistico, un prodotto fondante per l'identità culturale di un popolo ma spesso alle persone mancano le parole per raccontare e a questo servono in primo luogo i libri.

Nei libri un lettore trova:
  • sé stesso, e quindi il libro può servire per non sentirsi soli;
  • un terreno in cui viaggiare oltre il contingente ed il reale;
  • immagini, parole;
  • ...
Nella letteratura dell'infanzia, inoltre, sono tre i "soggetti" che devono essere protagonisti:
  • il bambino;
  • il libro;
  • la lettura.

Come tutti i processi, anche quello che porta i bambini ad avvicinarsi ai libri ha diverse fasi ideali:
  1. prima della nascita
    Questo è il momento della preparazione: si conoscono i libri, si scoprono le biblioteche, si recuperano memorie, ...
    Il bambino nel grembo materno riconosce la voce e famigliarizza con i toni, le pause, ...
    In questo periodo le letture consigliate sono: ninna nanne, cantilene, fiabe, leggende e storie della tradizione che possono essere recuperate anche nei ricordi d'infanzia dei genitori.
  2. da 0 a 9 mesi
    In questo periodo il bambino impara a leggere in prima istanza dal volto della mamma imparando a mettere in pratica tutti gli aspetti del lettore esperto:

         cogliere                        sul volto della mamma si muovono dei muscoli
         dare un senso               è un sorriso
         reagire                         sorrido anche io

    In questo periodo è importante raccontare, non dare libri. Il bambino, infatti, scopre il libro attraverso la voce di chi legge.
    I testi letti o i pre-libri devono permettere una lettura della realtà e possono essere abbinati ad una "cesta dei tesori" (Elinor Geldschmied) in cui accanto ad oggetti possono essere presenti anche delle rappresentazioni.  Quando si parla di pre-libri li si intende alla "Munari", cioè testi che dicono qualche cosa nella manipolazione, non nel contenuto.
    Esempi di testi adatti a questa età sono:



    Entrambi questi libri offrono ai bambini rappresentazioni della realtà che li circonda o della realtà emotiva che si trovano a vivere.

  3. 9 mesi
    In questa età si scoprono i libri e nascono i lettori, cioè si scoprono le rappresentazioni.La lettura da parte dei bambini è anarchica, cioè non lineare ma sprinta da schemi cognitivi che portano a cercare nel testo l'immagine che attrae. La lettura è poi itinerante, cioè può svolgersi in giro per il luogo o in momenti diversi. Può essere utile predisporre "nicchie" di lettura in cui i bambini possano leggere in tutta tranquillità.In questa fascia di età è importante proporre libri che possano rimanere aperti da soli e fornire un posto dove appoggiare il testo.Esempi di testi adatti a quest'età:






  4. dai 9 ai 18 mesiLa maggiore difficoltà che incontrano i bambini di quest'età è cogliere le rappresentazioni sotto forma di illustrazioni, per questo li libri più indicati in quest'età sono i libri fotografici e i libri che propongono delle silhouette di profilo per gli animali e di fronte per gli uomini. L'uso del bianco/nero rispetta l'interesse dei bambini che fino ai 4-5 anni sono attratti più dalla forma che dal colore.Esempi di libri per quest'età possono essere:






    Questo libro del cagnolino Spotty offre immagini chiare ed offre ai bambini un'attività giocosa.



    Questo libro ha il pregio di aiutare il passaggio dalle immagini fotografiche all'immagine illustrativa
  5. dai 18 mesi
    In quest'età compare la capacità di distinguere le immagini dalla realtà.
    Un libro adatto a quest'età può essere:



    In questo libro c'è una forte identificazione tra la mamma vera e la mamma cane ed il bambino che si trova ad ascoltare la storia si sente superiore al cucciolo.
  6. dai 18 ai 36 mesi
    In questo periodo possono essere introdotte le prime protostorie.
    Esempi di testi per quest'età sono:



    In questo libro è chiesto ai bambini di riprodurre quello che si trova nelle varie pagine



    Testo in cui è centrale l'interazione tra bambino e libro: se il bambino farà qualche cosa allora succederà qualcos'altro quando verrà girata la pagina.



    In questo libro troviamo diversissimi spunti: contentezza, capacità di padroneggiare i libri, relazione, libro come oggetto/gioco e l'idea di lettura come piacere da condividere anche "con la mamma".
  7. dai 36 mesi
    Da quest'è si sviluppano i primi schemi narrativi e possono essere proposti libri come:



    Questo libro invita i bambini a riprodurre dei suoni nelle pagine colorate a ad ascoltare una narrazione ricca di ripetizioni nelle pagine a carboncino.
  8. dai 36 mesi ai 5 anni
    In questo si consolidano gli schemi narrativi e gli schemi iconografici ma immagini e testo non vengono ancora distinti.
Alcuni libri possono essere proposti in età diversi in modi diversi, ad esempio:


questo libro può essere prima "recitato a memoria" dai genitori durante il cambio del pannolino, il bagnetto,... toccando le dita delle manine e dei piedini e poi dai 9 mesi si può introdurre il libro.

Qualunque tipo di lettura venga proposto è importante che porti al libro, che susciti nei bambini e nei ragazzi la curiosità di andare a prendere il libro e leggerlo da soli. Per facilitare questo è importante che il lettore non drammatizzi troppo perché questo potrebbe creare nei giovani lettori, magari alle prime armi, un senso di inadeguatezza alla lettura ("quando leggeva lui era più bello il libro", "adesso che leggo da solo non mi piace più come prima", ...).