lunedì 22 aprile 2013

Adotta un melo

Nonostante il brutto tempo il week-end appena trascorso l'abbiamo passato tra i bellissimi meli della Val di Non, una delle principali valli del Trentino, partecipando ad un'iniziativa proposta dal consorzio Melinda.


Noi abbiamo scelto di soggiornare a Romeno nell'Agritur Maso san Bartolomeo che nella sua storia è stato prima un insediamento romano, poi sede di "Gastaldia" dei Principi Vescovi di Trento ed infine ospizio per i viandanti.

Noi abbiamo scelto, vista anche la pioggia, di dedicare questa nostra visita in valle a scoprire i monumenti e le collezioni provinciali grazie anche al convenientissimo biglietto: 12,00 per visitare tutti i castelli.


Il primo castello che abbiamo visitato è stato Castel Thun: una splendida dimora decorata e completamente arredata di origine medievale.
Il parcheggio è posizionato a circa 250 m al di sotto del castello a cui si giunge percorrendo un sentiero per il bosco che ospita, tra gli altri, dei picchi.
Il castello, costituito da torri, mura, bastioni e fossato, deve il suo aspetto attuale alle modifiche attuate durante il Cinquecento ed il Seicento dalla famiglia Thun di cui si conserva traccia anche all'interno in cui sono visibili gli arredi originali.

La nostra seconda tappa ci ha portati verso il sud del Trentino, a Stenico dove sorge l'omonimo castello.


Il castello di Stenico è un affascinante maniero che attualmente ospita parte della collezione del castello del Buonconsiglio. In particolare qui sono ospitati pezzi che testimoniano l'ingegno dell'uomo: lavorazione del ferro, del legno, tessitura e stampa dei tessuti, costruzione di stufe, ...
Purtroppo l'interno e stato molto rovinato da interventi successivi che l'hanno portato anche ad essere destinato agli uffici della Procura e poi come sede dei Carabinieri.

La nostra ultima tappa della giornata è stato il centro di Trento ed il castello del Buonconsiglio.


Questo complesso monumentale è stato edificato sopra un rilievo roccioso originariamente sede di un castrum romano ed ha ospitato dal XIII al XVIII secolo i Principi Vescovi di Trento.
Castelvecchio è il nucleo più antico del castello, il Magno Palazzo è l'ampliamento cinquecentesco voluto dal principe vescovo Bernardo da Cles, alla fine del Seicento risale la barocca Giunta Albertiana. All'estremità meridionale del castello si trova la Torre Aquila, che conserva al suo interno il Ciclo dei Mesi visitabile con audioguida pagando una piccola maggiorazione di 1 euro.


Il Ciclo dei Mesi venne commissionato dal principe vescovo Liechtenstein e successivamente modificato da Bernardo da Cles.
Lo stile degli 11 mesi, "Marzo" è stato distrutto in un incendio, è quello del gotico internazionale molto popolare all'epoca in cui i signori mostravano il mondo ideale in cui pensavano di vivere.
Gli affreschi non utilizzano la prospettiva ma la gerarchia: indipendentemente dalla posizione in cui si trovino i nobili sono le figure più grandi, i contadini sono più piccoli ma ugualmente ben dipinti, mentre gli animali e gli elementi della flora sono i più piccoli. Lo studio della pittura ha poi evidenziato l'utilizzo di alcune tecniche particolari come dei timbri per realizzare i fiori nel mese di Maggio.


Un'altra curiosità riguarda il mese di Gennaio: di fronte al castello di Stenico per la prima volta vengono ritratti dei nobili intenti a giocare a palle di neve. E' questa la prima volta che la neve viene dipinta in Europa.


Le diverse sale del castello ospitano le collezioni provinciali d'arte suddivise in diverse sezioni: archeologia, arte antica, arte medievale, arte moderna ed arte contemporanea.

Domenica, invece, abbiamo adottato il nostro melo tra quelli dell'Agritour.


Il nostro melo si chiama "Emilio" e torneremo a trovarlo in autunno, durante la raccolta delle mele quando anche noi proveremo a raccoglierle, come fanno gli agricoltori del consorzio Melinda, a mano e senza staccare il picciolo.

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