domenica 17 aprile 2011

Galleria d'Arte Moderna di Milano

Galleria d'Arte Moderna di Milano: la più grande collezione municipale di opere dell'Ottocento

La GAM di Milano ha sede nella villa ideata tra il 1790 e il 1769 su progetto di Leopoldo Pollack: Villa Belgiojoso.

Prospetto della facciata anteriore della Villa

La Villa è una costruzione di tre piani avente due ali avanzate più basse che vanno a delimitare una corte d'onore. Nella Villa si distinguono due facciate principali, delle quali è però la seconda, nascosta alla vista perché in affaccio sul giardino, ad essere la più importante dal punto di vista artistico e figurativo.

Veduta panoramica della Villa e del giardino

Il giardino all'inglese della Villa, il primo a Milano, è stato progettato su commissione del conte di Belgiojoso dall'architetto Pollack con la collaborazione del conte Ercole Silva. Oggi il parco, con al centro un laghetto, è aperto solo alle famiglie con bambini da 0 a 12 anni.

Il percorso espositivo inizia al pian terreno con le opere neoclassiche di Appiani, Bossi, Canova e Hayez. Proprio in una delle sale di questo piano (Sala III) venivano svolti fino a pochi anni fa i matrimoni civili.
Al primo piano, dopo lo scalone monumentale, tre intere sale di ritratti introducono ai capolavori del Romanticismo, della Scapigliatura, del Divisionismo e del Realis
mo. Sale monografiche sono invece dedicate ai fratelli Induno, Piccio, Cremona, Ranzoni,...
Conclude il percorso di visita la Collezione Grassi che si trova al secondo piano, con i suoi capolavori di pittura italiana ed europea del XIX secolo insieme ad alcuni manufatti orientali.

Veduta del Lago Maggiore dalla Villa di Ada Troubetzkoy 1872, Renzo Daniele

Durante la XIII Settimana della Cultura, la GAM ha presentato, ogni giorno, un quadro differente che, per diversi aspetti, poteva essere significativo in quest'anno di festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
Uno dei quadri selezionati è questo ritratto di Giuseppe Garibaldi realizzato da un autore anonimo nel 1850.

Giuseppe Garibaldi

Questo quadro, solitamente non visibile, ben ritrae i tratti che Alexandre Dumas ha menzionato nelle sue memorie, così come hanno fatto autori più famosi come Induno .


Garibaldi è stato però rappresentato anche su supporti meno "convenzionali" come orologi da tavolo e parascintille.
Dal punto di vista letterale, una descrizione originale di Garibaldi ci viene fornita da E. Gavazzoni del poema "I lunatici", che tra l'altro ha ispirato il film di Fellini "La voce della luna". In questo componimento l'eroe dei due mondi viene descritto come un uomo mosso da forti passioni, ma molto distratto e confusionario, che molto spesso confonde il passato con il presente.
Proprio questa descrizione dissacrante sembra calzare perfettamente al condottiero rappresentato nel quadro anonimo che veniva presentato.




Galleria d'Arte Moderna di Milano
via Palestro 16, Milano
Orari: da martedì a domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30
Ingresso gratuito

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