Ieri, sul sito on line del Corriere della Sera, è apparso un articolo riguardo al licenziamento di Mariafrancesca Garritano, trentatreenne ballerina del Teatro alla Scala.
Ma iniziamo dall'inizio...
Mary Garret, nome d'arte di questa danzatrice, entra nella più importate accademia di danza italiana a 16 anni e dopo il diploma si ritrova a lavorare nel corpo di ballo del teatro scaligero ricoprendo anche ruoli molto importanti e vincendo ambitissimi premi internazionali.
Nel 2010 la Garritano pubblica il suo primo libro: "La verità vi prego sulla danza". Un testo che presenta, con foto e testi, in modo insolito la danza.
A dicembre 2011 appare sull'Observer , periodico britannico della domenica, un'intervista alla ballerina in cui denuncia in modo molto e diretto il problema dell'anoressia e dei disordini alimentari nel mondo della danza classica.
Questo è un problema molto serio che non riguarda solo le grandi istituzioni coreutiche ma anche le scuole dilettantistiche che spingono le giovani allieve a perdere peso in nome di maggiori risultati e della forma fisica perfetta senza considerare che una ballerina è prima di tutto un'atleta.
La ballerina, soprattutto se classica, deve avere un fisico magro e slanciato, frutto del lavoro ma anche dei regali di "Madre natura". La dieta non dovrebbe però richiedere particolari differenze rispetto ad una sana alimentazione in quanto l'obbiettivo principale è solamente quello di ottenere maggiore forza ed energia per superare le ore di lezione.
Anche nella mia esperienza ho conosciuto ragazze che, pur studiando danza in modo dilettantistico, si sono sentite condizionate a perdere molto peso in poco tempo da parte delle insegnanti. Il mio invito è quindi risolvo alle famiglie, che devono vigilare ed intervenire prima che sorgano situazioni a cui può essere molto difficile rimediare. Non fate che la danza si trasformi in un'ossessione, la danza è espressione e gioia, non dolore.
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